L’Earth Overshoot Day 2020

Il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra è il 22 Agosto, oltre tre settimane dopo rispetto all’anno precedente. La pandemia da Covid-19 ha causato la contrazione dell’Impronta Ecologica mondiale.

29 luglio 2020

Il diffondersi della pandemia da COVID-19 ha causato la contrazione dell’Impronta Ecologica mondiale, dimostrando come siano possibili rapidi cambiamenti nei modelli di consumo delle risorse naturali. Tuttavia, la vera sostenibilità, che permette a tutti di prosperare sulla Terra, può essere raggiunta solamente tramite l’ingegno e la programmazione, non il disastro.

Questo è quanto si legge sul sito ufficiale dell'Earth Overshoot Day del Global Footprint Network. Lo spostamento di data di quest'anno riflette una riduzione del 9,3% dell’Impronta Ecologica dell’umanità tra il 1° gennaio e l’Earth Overshoot Day rispetto all’anno precedente. Questo è il risultato diretto delle misure di contenimento messe in atto in tutto il mondo in risposta alla pandemia. La riduzione della raccolta di legname e delle emissioni di CO2 da combustibili fossili sono i due principali fattori alla base dell’inversione storica del trend di lungo periodo dell’Impronta Ecologica globale.

Questa riduzione non deve far pensare però che ci sia un'inversione di tendenza intenzionale, necessaria a raggiungere l'equilibrio ecologico e il benessere delle popolazioni. Per il Global Footprint Network, infatti, la visione di un mondo in cui l'umanità opera nel rispetto del budget ecologico del nostro pianeta deve necessariamente essere determinata da un reale e consapevole atto di volontà e programmazione strategica, e non determinata da una crisi mondiale, in modo che tutti prosperino nei limiti della Terra.

“L’umanità si è trovata unita dalla comune esperienza della pandemia, realizzando quanto le nostre vite siano interconnesse. Tuttavia, non possiamo ignorare la profonda disuguaglianza delle nostre società né le tensioni sociali, economiche e politiche che sono state esacerbate da questo disastro globale”, afferma Laurel Hanscom, CEO a Global Footprint Network. “Mettere il concetto di rigenerazione delle risorse da parte del pianeta al centro dei nostri sforzi di ricostruzione e recupero può aiutare a correggere sia gli squilibri nella società umana che nel nostro rapporto con il pianeta”.


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