Clima e cibo, le abitudini che possono fare la differenza

Come possiamo modificare le nostre abitudini affinché il nostro pianeta possa essere salvaguardato dagli effetti dei cambiamenti climatici? Il Global Footprint Network e Fondazione Barilla, in occasione della Giornata Mondiale del Sovrasfruttamento del Pianeta che quest'anno è caduta il 22 agosto, hanno suggerito delle buone azioni sostenibili.

27 agosto 2020

Se preveniamo le perdite e gli sprechi alimentari, preferire alimenti di origine vegetale, adottare pratiche agroecologiche e rigenerative: in questo modo possiamo contribuire a garantire diete sostenibili, sane e accessibili a tutti (vedi infografica qui). Una strategia, questa, che contribuirebbe in modo significativo a migliorare non solo la salute del pianeta, ma anche quella umana.

I sistemi alimentari che impieghiamo per nutrirci attualmente utilizzano il 50% della biocapacità del nostro pianeta, ovvero l’ammontare di risorse biologiche che gli ecosistemi della Terra sono in grado di rinnovare in un anno.

L’ultimo report pubblicato dall’Ipcc mettendo in relazione la crisi climatica con il consumo di suolo mostra chiaramente quali sono le dimensioni in gioco. Complessivamente, l’intero sistema alimentare contribuisce fino al 37% delle emissioni globali di gas serra. Dal 1960 il consumo di calorie pro capite è aumentato di circa un terzo, il consumo di carne è raddoppiato (mentre dovrebbe tornare a scendere sensibilmente, almeno nei paesi ricchi, per poter contenere il surriscaldamento globale entro i +2°C); l’uso di fertilizzanti chimici è aumentato di nove volte e le aree naturali convertite in agricoltura sono 5,3 milioni di kmq, corrispondenti a poco meno della superficie di tutta l’Europa continentale (esclusa la Russia Europea) con un consumo idrico per l’irrigazione pari al 70% del consumo umano totale di acqua dolce.

Allo stesso tempo, lo spreco alimentare pro capita è aumentato del 40% e corrisponde attualmente al 25-30% del cibo prodotto, che contribuisce all’ 8–10% delle emissioni del sistema alimentare; eppure a livello mondiale ci sono ancora 821 milioni di persone sono denutrite (una persona su 10) mentre 2 miliardi sono invece affette da obesità (2,5 persone su 10).


↑ torna in cima