Accordo sulla riforma della Politica Agricola Comune
Dopo lunghe e difficili trattative, i ministri dell'Agricoltura europei hanno raggiunto un accordo sulla riforma della Politica Agricola Comune. Questa posizione concordata propone alcuni forti impegni da parte degli Stati membri per una maggiore ambizione ambientale con strumenti come gli eco-schemi obbligatori (una novità rispetto alla politica attuale) e una maggiore condizionalità. L'accordo prevede che almeno il 20% della dotazione nazionale degli aiuti diretti dovrà essere dedicata a incentivi per pratiche agronomiche verdi.
Allo stesso tempo, la posizione concordata consente agli Stati membri di avere la flessibilità necessaria su come raggiungere gli obiettivi ambientali. Ad esempio, ci sarebbe una fase pilota di due anni per gli eco-schemi e gli Stati membri godrebbero di flessibilità su come allocare i fondi nell'ambito di diverse pratiche verdi. Un approccio generale significa che il Consiglio ha ora il mandato politico per avviare i negoziati con il Parlamento europeo, una volta che anche il colegislatore avrà approvato la sua posizione interna, al fine di raggiungere un accordo globale. Julia Klöckner, ministro federale tedesco per l'alimentazione e l'agricoltura sostiene che "L'accordo di oggi è una pietra miliare per la politica agricola europea. Gli Stati membri hanno dimostrato la loro ambizione di standard ambientali più elevati nell'agricoltura e allo stesso tempo hanno sostenuto la flessibilità necessaria per garantire la competitività degli agricoltori. Questo accordo soddisfa l'aspirazione di una PAC più verde, più giusta e più semplice".