Commissione Ue, dal 1990 al 2018 le emissioni del settore agricolo crollate del 21%

Ma secondo le proiezioni da oggi al 2030 i gas serra provenienti dall'agricoltura non caleranno, complice l'uso intensivo del protossido di azoto. I dati sono contenuti nell' EU Agricultural Outlook conference, il report annuale sullo stato dell'arte dell'agricoltura europea redatto dalla Commissione UE. L'analisi di Maria Stella Scarpinella, del Gruppo di Lavoro "Agricoltura e Foreste" di Kyoto Club.

21 dicembre 2020

Il 16 e 17 dicembre 2020 si è tenuta la conferenza 2020 EU Agricultural Outlook, organizzata dalla DG Agricoltura e sviluppo rurale della Commissione europea.

L'edizione di quest'anno, dal titolo “Next Generation EU Agriculture, dalla crisi del Covid-19 alla ripresa green” ha riflettuto sulle lezioni apprese dalla crisi del Covid-19 ed ha esaminato i percorsi per una ripresa verde. Inoltre, ha offerto un'opportunità per presentare e discutere i risultati dello studio previsionale sugli "Agricoltori del futuro".

Dal 2014, le conferenze EU Agricultural Outlook sono eventi organizzati annualmente durante i quali vengono presentate le previsioni dello sviluppo del settore per i successivi dieci anni. Inoltre, durante ogni conferenza annuale viene pubblicato l’ “Agricultural Outlook Report”, ovvero il rapporto annuale sulle prospettive di mercato dell’agri-food.

Quest’anno l’evento è stato suddiviso in due giornate. La prima, dedicata al tema “Next generation EU agriculture” è stata aperta da Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, la quale ha affermato "oltre COVID-19, si profila un'altra crisi, che continuerà per molto tempo: il riscaldamento globale, la crisi del nostro pianeta". Ha aggiunto che per gli agricoltori, simbolo di resilienza, proteggere l'ambiente significa proteggere il futuro del proprio sostentamento.

Successivamente, Janusz Wojciechowski, il Commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, dopo aver ringraziato tutti gli agricoltori che hanno tenuto il cibo sulla nostra tavola durante la crisi COVID19, ha riconosciuto la difficile situazione del settore quando si parla di rinnovamento generazionale. Quindi, ha sottolineato che è fondamentale sostenere i giovani agricoltori uomini e donne e fornire loro gli strumenti giusti per svolgere il lavoro che amano e garantire loro una vita dignitosa. È altresì necessario supportare lo sviluppo rurale soprattutto attraverso la digitalizzazione. Infine, ha affermato che la Commissione europea farà sì che la nostra agricoltura sarà più sostenibile verso l’ambiente, clima e benessere degli animali e la nostra politica agricola più sostenibile per gli agricoltori.

I temi affrontati durante i panel di discussione hanno riguardato soprattutto tre:

  • le lezioni apprese dalla crisi del Covid-19: vulnerabilità e opportunità del settore agri-food in UE;
  • una ripresa verde per il settore agricolo della UE;
  • agricoltori dell'UE di prossima generazione: i risultati dello studio di previsione degli agricoltori del futuro.

Il Report: EU agricultural outlook 2020-30 presentato in occasione della seconda giornata della conferenza, considera le prospettive per i principali mercati agricoli, reddito e ambiente dell'UE dal 2020 al 2030.

Secondo le ipotesi, l'economia globale si riprenderà nel 2021-2022 e si stabilizzerà con una crescita media annua del 3% entro il 2030, mentre l'economia dell'UE dovrebbe tornare al livello precedente al COVID-19 entro il 2023.

Per quanto riguarda gli aspetti ambientali e climatici, il report afferma che dal 1990 al 2018, le emissioni di gas serra del settore agricolo dell'UE sono diminuite del 21%. Tuttavia, quasi tutti questi cambiamenti sono avvenuti nella prima metà di questo periodo. Le emissioni derivanti dall'uso del suolo, dal cambio di destinazione d'uso del suolo e dal settore forestale, negative perché compensate dalla rimozione di CO2, hanno seguito una tendenza simile.

Le proiezioni per il 2030 mostrano che le emissioni di gas serra dall'agricoltura dell'UE rimarrebbero sostanzialmente invariate rispetto ai livelli attuali: la prevista diminuzione della mandria di bestiame sarà bilanciata da un aumento delle emissioni di protossido di azoto dovuto a rese più elevate delle colture.

Infine, si prevede un aumento dell'area dedicata alla produzione biologica e un raggiungimento del 10% della superficie agricola totale entro il 2030 (in assenza di misure derivanti dalla riforma della PAC attualmente in fase di negoziazione e senza riflettere l'obiettivo del Green Deal europeo del 25% di superficie agricola a agricoltura).


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