Ricucire la vita dietro le sbarre

La nostra eroina di Natale è la top manager Luciana Delle Donne. Che dà una seconda chance ai detenuti.

24 dicembre 2020

Il primo marzo del 1973 usciva The Dark Side of The Moon, il famoso disco dei Pink Floyd. Un riassunto di quegli aspetti nascosti che, insieme a quelli visibili, compongono l’individuo. Noi vi racconteremo come una top manager ha trovato il modo per far brillare due parti nascoste della società. Leccese trapiantata a Milano, intorno al 2000 Luciana Delle Donne è considerata una delle professioniste più importanti nel mondo della finanza europea. Una élite che la manager decide di abbandonare per tornare in Salento. Luciana, la donna che ha sviluppato e realizzato la prima banca virtuale in Italia, ha capito che l’innovazione si fonda sulla capacità di individuare il valore da altri punti di vista.

È nei magazzini di materiale inutilizzato e nelle carceri che trova una grande ricchezza inespressa, una ricchezza economica, sociale e ambientale. Ed è da lì che inizia a realizzare la sua nuova idea, creando Officina Creativa, e subito dopo lanciando due brand: Made in carcere e 2nd chance. Marchi attraverso cui offre package e accessori personalizzati realizzati con tessuti inutilizzati, materiali di recupero, fondi di magazzino impiegando detenute e detenuti.

Il dolore è una perdita di tempo che nessuno può permettersi, sostiene Luciana, che vuole che tutti tornino a brillare, persone e cose. Ma quel brillìo, nato da un progetto di economia totalmente circolare, non è solo reddito ma anche una nuova ricchezza misurabile attraverso il Social Impact e il risparmio delle risorse. Un indicatore che concorre a creare il Benessere Interno Lordo del nostro Paese. Oggi in 6 istituti penali e in 10 “sartorie sociali” si produce benessere dando luce al “lato oscuro” della nostra società. Luciana Delle Donne, che ha saputo dar vita a un modello già studiato nelle università, merita di far parte dei #GreenHeroes.

Leggi l’articolo su Il Venerdì di Repubblica


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