Campagna “Buycott palmoil”
Lo scorso 19 gennaio ha preso il via la campagna "Buycott palmoil" la campagna di Legambiente ed Égalité contro l’impiego di olio di palma in carburanti. Alla campagna aderisce anche Kyoto Club.
Buycott palmoil, la campagna di Legambiente ed Égalité contro l’impiego di olio di palma in carburanti, centrali elettriche e prodotti alimentari, ha preso il via con un incontro in streaming martedì 19 gennaio.
Buycott, o “positive buying”, indica un’azione di consumo finalizzata a promuovere l’acquisto di determinati prodotti o di marchi, allo scopo di favorire una causa politica, sociale o ambientale. E’ l’opposto di boicottaggio (inglese “boycott”) che nell’ambito del consumo critico indica il rifiuto dell’acquisto di specifici marchi o di prodotti. Noi vogliamo scegliere e pretendiamo di poter scegliere prodotti diversi, di poter operare scelte differenti. Vogliamo evitare lo spreco, vogliamo evitare di bruciare un alimento, vogliamo evitare che faccia male alla nostra salute e all’ambiente.
Consumiamo circa 1,6 milioni di tonnellate all’anno di olio di palma. Ma, anche senza saperlo, non consumiamo tutti la stessa quantità di olio di palma e quindi non siamo tutti indirettamente causa di distruzione di foreste tropicali in giro per il mondo. Chi guida un’auto diesel per 20 mila km all’anno e si rifornisce esclusivamente di biodiesel “ENIdiesel+” (circa 12% olio di palma), potrebbe consumate circa 110 kg di olio di palma solo per la propria auto, 135 in totale. Quindi tre o quattro volte più della media.
Chi invece usa gasolio normale e fa meno chilometri in auto, scende ad consumo annuale di solo 34 kg di olio di palma, persino a 24 kg con un’auto a benzina (pur pagando ai petrolieri un contributo dell’1% del prezzo per il biodiesel).
Per si avvale di una bolletta elettrica di un operatore “verde” che usa solo energia rinnovabile idroelettrica, solare ed eolica, scende immediatamente ad appena 11 kg, per alimenti e detergenti. Rinunciando ai salatini e alla brioche al bar (di cui non si conosce la composizione), limitando la carne di pollo d’allevamento, si scende a 7 kg. Se poi si sta attenti a non sprecare bagno schiuma e detersivi anche a 5.
Quindi la “forchetta” che dipende in parte anche dalle nostre scelte di mobilità, vita e acquisti è molto ampia: da 5 a 135 kg. Ben 25 volte. Possiamo quindi evitare di “sprecare”, tornando alla media per ogni italiano, l’85% circa dell’olio di palma usato in Italia (da 36 a 5). Meno di 250 mila tonnellate invece di 1.600 mila.