Congresso nazionale 2021 FUTURE RESPECT – Per la decarbonizzazione
Intervenendo oggi nella sessione pomeridiana del Congresso, Sergio Andreis, Direttore di Kyoto Club ha:
A. Argomentato che la condizione indispensabile per la trasformazione sostenibile dello sviluppo – che implica grandi opportunità per nuova occupazione, nuovo reddito, innovazione e ricerca è la decarbonizzazione dell’economia e della nostra vita quotidiana: la sostituzione delle fonti di energia fossile – carbone, petrolio e gas – con quelle rinnovabili e con massicci interventi a favore dell’efficienza energetica, in attuazione del principio Energy Efficiency First che da solo può permettere di raggiungere il taglio del 30% delle emissioni di gas a effetto serra.
B. Ricordato che in termini di politiche questo significa la necessità di una nuova Strategia Energetica Nazionale: quella attuale, del 2017, è basata sul gas – combustibile fossile e andrebbe sostituita da una nuova a emissioni zero.
C. Sostenuto che, come dimostrato anche dal Rapporto del maggio scorso dell’International Energy Agency, Net Zero by 2050 – A Roadmap for the Global Energy Sector, non si tratta ormai più di una questione tecnica / tecnologica e che sappiamo benissimo cosa fare e con quali tempi.
D. Presentato la buona pratica della campagna Per la decarbonizzazione degli impianti di riscaldamento degli edifici in Italia, lanciata da Kyoto Club e Legambiente, sottolineando come il riscaldamento delle abitazioni sia tra le cause principali dell’inquinamento delle città e, secondo i dati resi noti dal Cresme, è responsabile di oltre il 19% delle emissioni climalteranti prodotti dal nostro Paese e del 60% delle polveri sottili nelle aree urbane. In Italia sono installati oltre 19 milioni di caldaie a gas e si stima che più di 7 milioni di caldaie siano antecedenti alla direttiva 90/396/CE sulle prestazioni degli apparecchi a gas che rischiano di essere sostituite da altri impianti a gas, più efficienti ma non risolutivi del problema di inquinamento locale e globale che producono. Una situazione che può e deve essere cambiata, come del resto prevedono gli obiettivi UE su clima ed energia e come risulta tra gli impegni del Governo italiano del PNRR, anche perché esistono alternative competitive rispetto a impianti di riscaldamento a gas nelle abitazioni, come le pompe di calore elettriche, che oltretutto si possono integrare con impianti solari fotovoltaici e geotermia a bassa entalpia con un’efficienza molto maggiore di quelli da fonti fossili.
La campagna chiede che anche l’Italia, come già deciso dai Governi britannico e olandese, dal 2025 vieti l’installazione di caldaie a gas nei nuovi edifici, incentivando le tecnologie alternative già disponibili sul mercato; che nell’attuazione delle misure dell’ecobonus 110% si differenzi fra gli impianti di riscaldamento che utilizzano fonti energetiche fossili e quelle che utilizzano fonti energetiche rinnovabili, disincentivando i primi ed incentivando i secondi; che il Governo, in occasione della presentazione della proposta di legge di bilancio 2022, vari un piano di sostegno alle aziende del settore per la conversione verso impianti di riscaldamento a emissioni zero, con l’obiettivo che entro il 2030 si producano in Italia solo impianti senza emissioni climalteranti.