In mille in piazza a Milano contro il codice Salvini

In corso Venezia, nonostante una calura già estiva, hanno giocato e pedalato per due ore, con i bambini per mano, i cani al guinzaglio, i manubri incrociati, la voglia di stare assieme e di spiegare i mille motivi di opposizione al nuovo Codice della strada che è in discussione al parlamento.

16 aprile 2024

Con i pattini e con le biciclette, con i palloni e gli scacchi, in mille hanno partecipato a quella sorta di “contro G7” organizzata in concomitanza con il G7 dei Trasporti voluto dal ministro Matteo Salvini, a Milano. In corso Venezia, nonostante una calura già estiva, hanno giocato e pedalato per due ore, con i bambini per mano, i cani al guinzaglio, i manubri incrociati, la voglia di stare assieme e di spiegare i mille motivi di opposizione al nuovo Codice della strada che è in discussione al parlamento.

«La strada è uno spazio pubblico che deve essere pensato a misura delle persone, uno spazio dove tutte e tutti abbiano il diritto di muoversi in sicurezza, a piedi o con qualsiasi mezzo scelgano. Deve essere uno spazio per la vita, non dove avere paura di morire. La strada è uno spazio da condividere con regole chiare e giuste » , spiegano Massimo Lafronza, Ilaria Lenzi e Stefania Leone, attiviste di Città delle persone, che hanno organizzato la manifestazione contro quello che è stato ribattezzato “Codice della strage”.

Da remoto, ma con totale condivisione degli obiettivi, ha partecipato anche l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, che per Ancista seguendo la partita degli emendamenti al testo proposto da Salvini: « La normativa sulla ciclabilità, con questo Codice, torna indietro e riduce la possibilità dei Comuni di fare le corsie ciclabili, tracciate sull’asfalto, dove non possono essere fatte le piste vere e proprie. A Milano, se questo Codice passa, dovremo cancellare la ciclabile in segnaletica sulla Cerchia dei Navigli. Inoltre, anche sugli autovelox vengono resi più farraginosi i controlli, sotto i 50 all’ora, in particolare. Per non parlare delle Ztl e della sosta regolamentata decise dal Comune: con i parametri fissati dal governo, si riduce la possibilità di fare azioni di governo del traffico della sosta da parte dell’amministrazione locale. Anche sulla segnalazione dell’angolo cieco, ci hanno bocciato l’emendamento » . Una battaglia, spiega Granelli, che unisce Comuni governati dalla sinistra come dalla destra, a partire da Genova.

Vedi la notizia completa nell’Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile


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