Storie di transizione italiana da ECF Italia – giugno 2024

La newsletter di European Climate Foundation incentrata sulle azioni di advocacy messe in campo dai partner per il contrasto alla crisi climatica.

13 giugno 2024

Dai partner italiani

Emissioni bancarie
ReCommon

Gli investimenti mondiali delle principali banche dei paesi G7 generano più gas serra delle intere economie di Italia, Germania, Regno Unito e Francia messe insieme. Il 25% in più. Per il semestre di presidenza Italiana al G7, ReCommon ha presentato il rapporto “Senza controllo: le emissioni di CO2 delle più grandi banche mondiali”. I dati, basati su rilevazioni del 2022, sono probabilmente sottostimati per via della scarsa trasparenza delle banche. Queste cifre dicono quanto sia urgente un’azione politica per sottoporre la finanza globale a un controllo democratico.
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Pochi progressi al G7 Finanza di Stresa
ECCO Think Thank

Il recente incontro dei Ministri delle Finanze del G7 ha visto progressi limitati su clima e sviluppo. ECCO, presente durante tutto il G7 come osservatore, tira le somme: è stata rifinanziata l’IDA (l’Associazione Internazionale per lo Sviluppo, legata alla Banca Mondiale). È stata decisa la riforma delle Banche Multilaterali di Sviluppo. Mancano però misure concrete su come finanziare la transizione. E l’approvazione del principio di “resilienza climatica” (per mettere in pausa i pagamenti del debito in caso di eventi estremi) non basta a risolvere i problemi finanziari di molti paesi in via di sviluppo. Vediamo ora cosa verrà fuori dal Vertice G7 di Borgo Egnazia.
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Come finanziare la transizione?
ECCO e ASVIS

Ai Pesi dell’UE servono 620 miliardi di euro all’anno da qui al 2030 per la transizione, tra investimenti pubblici e privati. L’Economist stima che l’investimento sia pari al 7,5% del PIL annuale globale fino al 2050. Un bel investimento, ma non così ingente se paragonato ad altri grandi salti tecnologici del passato  (es. la prima elettrificazione di inizi Novecento, la motorizzazione, la digitalizzazione), e se rapportato ai costi dell’inazione e ai grandi ritorni futuri in termini efficienza, qualità della vita e dell’ambiente. In gran parte si tratta di investimenti che andrebbero comunque fatti, per sostituire le vecchie tecnologie fossili e tenere il passo con lo sviluppo tecnologico. All’evento “Europe’s Future: Investing in the Climate Transition for All” organizzato da ECCO e dall’Asvis (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) Paolo Gentiloni, Commissario Europeo per gli Affari Economici e Monetari, ha anche ricordato che nel 2023 “le emissioni nell’Unione Europea sono calate del 15,5% rispetto al 2022, un risultato eclatante che ci aiuta a guardare con più impegno agli obiettivi del 2030”. Tutto questo al Festival dello Sviluppo Sostenibile.
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Coltivare il dialogo con i lavoratori. ne parliamo con Jason Walsh
ECF
Impossibile realizzare la nostra visione senza solide alleanze con le organizzazioni dei lavoratori. ECF vi invita all’incontro con Jason Walsh, Direttore della BlueGreen Alliance, per  discutere con lui 20 anni di esperienza su relazioni tra mondo ambientalista e mondo blue collar negli Stati Uniti. Walsh è tra gli architetti dell’IRA (Inflation Reduction Act), tra le più ambiziose (e controverse) politiche industriali verdi al mondo.
La conversazione durerà 90 minuti, venerdì 14 giugno alle 15, con ampio spazio per discussioni e domande.
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Slanci e dubbi dei consumatori italiani sulla transizione
Adiconsum

Un nuovo sondaggio condotto da Adiconsum rivela gli atteggiamenti contradditori degli italiani verso la transizione dei consumi. Grande favore e slancio ideale sui principi generali e la necessità di cambiare modelli di consumo, ma ancora tanta diffidenza verso nuove tecnologie come l’auto elettrica. L’indagine mette in evidenza carenze informative e dubbi, e dice quanto importante continuare ad informare e divulgare i benefici delle tecnologie ad alta efficienza per l’elettrificazione. 
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Acceleratori di transizione locali
Rinascimento Green
Una rete di attivatori locali per accelerare una transizione ecologica giusta ed equa sui territori. Sono i Transistors, generatori di nuove energie, nuove idee e connessioni. Perché i processi sociali non possono procedere solo per normative calate dall’alto, vanno intrecciati con dinamiche dal basso e locali. A questo punta il progetto di Rinascimento Green, per la creazione di una nuova rete di acceleratori di transizione nelle principali città italiane.
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Dai partner internazionali

Elettricità a costo zero in Spagna grazie alle rinnovabili. Annunci di momentanei azzeramenti del prezzo del kWh stanno diventando sempre più frequenti in Spagna, e fanno discutere anche in Italia. Preoccupati per i prezzi record dell’elettricità nel nostro paese, i moderati Italiani guardano con crescente interesse al caso spagnolo. Il kWh a costo zero mostra le contraddizioni del mercato elettrico come lo conosciamo, ora oggetto di ri-discussione. L’elettricità a costo zero è un’ottima notizia per consumatori e industrie energivore, ma preoccupa gli operatori energetici. Le stesse aziende che vendono elettricità da rinnovabili spesso vendono anche flussi di elettroni prodotti da gas e petrolio. C’è un conflitto di interessi: più rinnovabili installate per queste aziende significano meno entrate da idrocarburi, prezzi dell’elettricità più bassi, meno introiti. L’inefficienza delle fonti fossili gonfia i fatturati. Una dipendenza da cui solo il regolatore pubblico potrà affrancarci, creando un nuovo mercato elettrico. Leggi il contributo sul tema del partner spagnolo Maldita


Cresce il solare sui tetti, ma gli ostacoli rimangono. Secondo l’ultimo rapporto annuale di CAN Europe, l’installazione di pannelli solari sui tetti domestici è cresciuta del 54% tra fine 2022 e fine 2023. Ma i limiti di capacità della rete elettrica e la mancanza di lavoratori qualificati ostacolano ulteriori espansioni. Francia e Lituania sono i paesi più avanzati, seguiti da Grecia e Italia. La Romania ha fatto i maggiori progressi, mentre la Svezia è arretrata sotto il governo di destra.

Polonia: puntare sul bicchiere mezzo pieno per motivare. Le scienze comportamentali mostrano come puntare sui progressi sia altamente motivante per far cambiare comportamenti individuali e collettivi, soprattutto in momenti d di stanchezza e demotivazione. Così, malgrado i risultati in assoluto molto modesti della Polonia rispetto a paesi più avanti nella transizione come il nostro, il report del partner ECF Forum Energii decide di puntare sul bicchiere mezzo pieno: una significativa riduzione dell’uso del carbone, che ora rappresenta “solo” il 60,5% del mix energetico, il livello più basso di sempre. Le fonti rinnovabili contribuiscono al 27% della produzione elettrica (vs il 40% italiano).

Proteste degli agricoltori. Una serie di indagini del partner Lighthouse Reports evidenziano le divisioni all’interno della comunità agricola. I reporter rivelano che, nonostante la pretesa di rappresentare tutti gli agricoltori, in realtà ad alimentare le proteste è una ristretta cerchia di grandi entità  dell‘agrobusiness.

Renewable Energy Report 2024 di Energy Strategy. Nel 2023 l’industria delle rinnovabili in Italia ha generato circa €10 miliardi di valore, di cui il 60-65% sul territorio, un 20-25% in Europa e solo un 15-20% fuori dall’UE. In Italia vi sono oltre 25.000 aziende che operano sul territorio per attività legate allo sviluppo, gestione o manutenzione degli impianti rinnovabili o relativamente alla componentistica. Tra i fattori che rendono più costoso il fotovoltaico utility scale (ossia di taglia pari o superiore ad 1 MW, tipicamente installati a terra) in Italia, sono il costo del terreno e di sviluppo del progetto, che rappresentano rispettivamente il 20% e il 15% del prezzo finale dell’energia.

STATISTICA
Il dato del mese
Cosa succederebbe se venissero introdotti criteri ambientali nella gestione degli appalti pubblici? Il loro peso è pari al 10% delle emissioni di CO2 sul totale dell’Unione Europea e al 15% del PIL. Uno studio di carbone4 presenta uno scenario in cui grazie all’adozione del Buy European and Sustainable Act, dal 2019 a oggi ci sarebbe stata una riduzione del 30% dell’impronta di carbonio degli appalti pubblici

Prossimamente

A Bruxelles, Strasburgo, Roma
Gli eventi dei prossimi mesi segneranno svolte decisive per l’agenda climatica della nuova legislatura. Ecco le date da segnare in calendario.

13-15 giugno. Vertice G7. I Capi di Stato e di Governo dei Paesi G7 si incontreranno a Borgo Egnazia, in Puglia. Tra i temi geopolitici ed economici, troverà spazio anche l’agenda climatica con i nuovi impegni presi al G7 Clima, Ambiente e Sviluppo.

17 giugno. Riunione informale dei leader UE. I leader dei paesi membri discuteranno i “posti di comando” dell’UE, compreso il prossimo Presidente della Commissione.

16-19 luglio. Prima plenaria del nuovo Parlamento europeo. Questa è la prima data possibile per il voto di conferma del prossimo Presidente della Commissione.

27-28 giugno. Consiglio europeo. Riunione formale dei leader di governo degli stati membri per decidere gli incarichi  chiave e a mettere a punto l’Agenda strategica per il prossimo mandato.

28-30 giugno. Roma ospita Al Gore in un summit del mondo ambientalista, organizzato da Climate Reality Project. Molti partner di ECF daranno il proprio contributo di riflessioni su come affinare le nostre strategie di coinvolgimento.

30 giugno. Pubblicazione dell’aggiornamento PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima) definitivo.

Inizio luglio. Conversione in legge del DL Agricoltura, il testo con cui il ministero della Sovranità alimentare vuole introdurre diverse misure a sostegno della produzione agricola e vietare l’installazione di fotovoltaico sul suolo agricolo.

Estate 2024 – Inizio 2025. Aste per le reti elettriche: quest’estate il gestore della rete di trasmissione nazionale Terna indirà le aste per il capacity market anni 2025-2028, per la generazione elettrica e gli stoccaggi che servono a stabilizzare la rete elettrica e compensare le fluttuazioni da rinnovabili.

Settembre. Entra nel vivo il dibattito per una convenzione fiscale delle Nazioni Unite per regole fiscali comuni a livello internazionale. sarà distribuito a giugno. E a settembre la decisione finale all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. 

GLOSSARIO

La parola del mese
Loss aversion. /lɒs əˈvɜːʃᵊn/ L’avversione alla perdita è una disposizione cognitiva per cui le nostre valutazioni e le nostre decisioni sono guidate molto di più dalla paura di perdere e arretrare che non dal desiderio di godere di nuove conquiste. La loss aversion spiega molte delle resistenze all’adozione di nuovi comportamenti e nuove tecnologie. Per compensarla, utile dare massimo visibilità ai vantaggi di tutte le soluzioni che promuoviamo.

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