Piste ciclabili, tram ed e-BRT, gli impegni di Bergamo per la mobilità sostenibile

Alla luce dell’aggiornamento dei dati disponibili nell’Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile esaminiamo la situazione di Bergamo, una delle nove città italiane impegnate nella missione europea di azzeramento delle emissioni di gas serra al 2030.

21 giugno 2024

Alla luce dell’aggiornamento dei dati disponibili nell’Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile esaminiamo la situazione di Bergamo, una delle nove città italiane impegnate nella missione europea di azzeramento delle emissioni di gas serra al 2030.

Bergamo ha un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile approvato nel luglio 2022 (vedi sintesi).

Motorizzazione privata

Nel periodo 2017-2022 continua ad aumentare anche nella città lombarda il tasso di motorizzazione privata (auto/1000 abitanti), arrivando nel 2022 a quota 633 – alle quali si aggiungono 161 moto per mille abitanti –, cioè ogni 1000 persone ci sono 794 auto moto; fra le 18 città monitorate dall’Osservatorio per questo indicatore Bergamo si colloca subito dopo un gruppo di città del Mezzogiorno e come comune del centro nord con il più elevato tasso di motorizzazione (auto+moto).

Il 57% del parco veicolare privato ha più di otto anni di età e, per circa il 40%, una classificazione Euro 4 o inferiore. 8,1 su mille le auto elettriche, per questo indicatore Bergamo è seconda solamente a Milano.

Fra gli interventi di limitazione del traffico privato, con l’inserimento da parte dell’Unesco nell’elenco dei beni patrimonio dell’umanità del «sito seriale transnazionale sulle opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo», ci si propone di sviluppare un piano globale che riguardi il traffico e la sosta in Città Alta, con l’obiettivo di ridurre la presenza delle auto in centro storico. D’altra parte al servizio della Città Alta è stato aperto a maggio 2024  un nuovo parcheggio. Sono state anche attivate Nuove zone 30 in cinque quartieri, Zona 30 e piazza scolastica nel quartiere San Paolo e l’Amministrazione ha manifestato l’intendimento di proseguire in questa direzione.

Trasporto pubblico

Nel capoluogo lombardo era presente, nel 2022, una linea tranviaria che si estendeva per 3,2 km, contribuendo per poco meno del 12% all’offerta di trasporto pubblico, in leggera diminuzione però rispetto al 2016. Il PUMS prevede la realizzazione della nuova linea tranviaria T2 da Bergamo a Villa d’Almè. I relativi lavori – che dobìvrebbero concludersi a giugno 2026 – sono stati avviati ad aprile 2024. Allo studio anche alcune ipotesi per il suo prolungamento fino alla Val Brembana. Sono iniziati anche i lavori per le linee di Bus Rapid Transit elettrificate (e-BRT) Bergamo-Dalmine e Bergamo-Verdellino.

In termini quantitativi l’offerta di trasporto pubblico (378 milioni di posti/km) è in decisa in ripresa, raprpesentando nel 2022 il massimo di offerta di servizio publbico dal 2011.

Nel 2022 i passeggeri trasportati sono in crescita (23 mln) ma inferiori al 2019, che con 28 mln risulta l’anno di maggior “successo” del trasporto pubblico locale a Bergamo dal 2016.

Rispetto all’obiettivo di decarbonizzazione la flotta di autobus del capoluogo lombardo nel 2022 aveva al suo interno il 7,3% di mezzi elettrici (ulteriori dieci mezzi elettrici sono entrati in servizio a settembre 2023) e quasi il 30% di bus a metano, ma un 43% di veicoli con motorizzazione Euro 4 o inferiore. Nel maggio 2024 sono entrati in servizio 17 nuovi mezzi a metano (su una flotta di 192) per avvicinarsi all’obiettivo diesel-free nel 2030.

E’ stato anche attivato a novembre 2023 il nuovo sistema di bigliettazione elettronica AtBip per autobus, tram e funicolare.

Mobilità attiva

Per quanto riguarda le piste ciclabili fra il 2016 ed il 2022, si è passati da 47,4 a 80 km, pari a 6,7 chilometri ogni 10.000 abitanti, rispetto allo standard europeo per una città di queste dimensioni dovrebbe essere di almeno 15 km / 10.000 abitanti. In confronto alle altre città monitorate è subito dietro a Venezia, ed ad una certa distanza da Parma e Padova, quest’ultima con 9,3 km/10.000 abitanti ha il tasso più elevato di ciclabili fra le città monitorate.

Gli interventi di realizzazione di nuovi percorsi ciclabili, di strutture a supporto e iniziative promozionali continuano: Aperta la passerella ciclopedonale al rondò delle Valli, Ciclovia della Cultura, consegnati i cantieri: apre entro dicembre, Connessioni tra piste ciclabili: via ai lavori con 5 cantieri, Più pedali, più vieni premiato: il Comune di Bergamo rilancia il progetto «Pin Bike», Lavori per una nuova ciclabile in via Suardi, Nuovi totem informativi per la ciclabilità, Lavori per ricucire la rete di ciclabili, Ciclofficina e infopoint nella ex stazione, 

Per quanto riguarda le aree pedonali: nel 2022 la loro densità era di 24,7 mq per 100 abitanti, un valore minore di quasi tutte le città del centro-nord monitorate.

Mobilità condivisa

Sul piano della mobilità condivisa nel 2022 risulta essere presenti servizi per quasi tutte le tipologie: car sharing a postazione fissa (25 mezzi), bike sharing a postazione fissa (200) ed a flusso libero (200), scooter sharing (20) e micromobilità elettrica (700). Complessivamente 96 mezzi in sharing per 10.000 abitanti. A gennaio 2024 è stato attivato un nuovo servizio di Car sharing in Free floating.

Sicurezza stradale

Più di 900 gli incidenti stradali nel 2022 con 5 morti  e quasi 1.200 feriti. Fra le città monitorate è una delle ultime per morti in relazione agli abitanti.

Qualità dell’aria e impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico

I dati della qualità dell’aria mostrano livelli di biossido di azoto, inquinante tipicamente emesso dai mezzi di trasporto con combustione fossile. Nel 2022 nella stazione di monitoraggio si è superato i valori raccomandati dall’OMS per tutelare la salute umana ed anche quelli previsti dalla nuova Direttiva Europea a partire dal 2030. Evidentemente c’è da lavorare per ridurre questo pesante carico inquinante, che si riflette sui dati del prossimo indicatore che presentiamo.

L’unico dato non aggiornato al 2022 è quello relativo all’impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico e segnatamente degli effetti dell’esposizione al biossido di azoto per i quali ancora non sono disponibili gli aggiornamenti da parte dell’Agenzia Europea per l’Ambiente. Ma i dati del 2021 non sono affatto tranquillizzanti, indicando 64 morti premature per l’esposizione a questo inquinante.

Il divario di Bergamo rispetto a standard europei di mobilità sostenibile nel 2030

Bergamo, fra le 18 città monitorate si trova alla pari con Bologna e Roma come distanza dal raggiungimento al 2030 dei target europei di mobilità sostenibile, ma ha comunque da fare nei prossimi anni per avvicinarsi a quelli standard di mobilità sostenibile che già sono reali in molte città europee.

Tutte le notizie e i dati dell’Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile relativi a Bergamo


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