REPowerEU, la Commissione Ue alza i target su rinnovabili ed efficienza energetica

Stop alle caldaie a gas a partire dal 2029.

19 maggio 2022

L’Unione europea ha finalmente deciso di accelerare la transizione energetica attraverso la strategia REPowerEU, presentata ieri, 18 maggio. Tre i pilastri: risparmio ed efficienza energetica, diversificazione degli approvvigionamenti, forte spinta alle rinnovabili.

La Commissione ha fissato l’obiettivo di una quota del 45% di energie rinnovabili nel mix energetico dell’UE entro il 2030, in aumento rispetto al precedente 40%. L’idea più ambiziosa è forse l’obbligo di “installare pannelli solari sugli edifici commerciali e pubblici entro il 2025, e sui nuovi edifici residenziali entro il 2029”.

Bruxelles ha poi proposto un target vincolante del 13% di risparmio energetico entro il 2030, rispetto al 9% previsto dalla precedente proposta di Direttiva sull’efficienza energetica, attualmente in fase di negoziazione interistituzionale, l’ultima fase prima dell’approvazione. Anche se è ancora lontano dalla proposta del 19% dell’eurodeputato Niels Fuglsang, si tratta comunque di una notizia positiva.

I Paesi membri sono stati incoraggiati dalla Commissione a mettere in campo politiche fiscali che spingano a investire nell’efficienza energetica, come in Italia è stato fatto con Ecobonus e Superbonus. Sarà poi incentivato il passaggio dalle caldaie a gas alle pompe di calore, meno costose poiché elettriche, oltre che ovviamente meno inquinanti.

Nella comunicazione EU SAVE Energy si parla di eliminazione graduale delle caldaie a gas autonome a partire dal 2029, tramite Ecodesign:

“Intensificare i requisiti del sistema di riscaldamento nazionale per gli edifici esistenti, affrontando importanti ristrutturazioni e sostituzioni di caldaie e il collegamento a sistemi di teleriscaldamento efficienti in aree densamente popolate. Ciò funzionerebbe di pari passo con la definizione di limiti di progettazione ecocompatibile più rigorosi per i sistemi di riscaldamento a livello dell’UE, il che implica il 2029 come data finale per l’immissione sul mercato di caldaie a combustibili fossili ‘autonome’ e il parallelo ridimensionamento delle etichette energetiche (entro il 2025/ 2026) che porterà caldaie e altri apparecchi a combustibili fossili a finire nelle classi energetiche più basse. Tali misure di EPBD e progettazione ecocompatibile ed etichettatura energetica incentiveranno l’introduzione delle pompe di calore e contribuiranno all’obiettivo di raddoppiare il tasso di installazione delle pompe di calore”.


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