Silvestrini: “Il nucleare un’anatra zoppa per la decarbonizzazione”
Annunci poco realistici, provocazioni e falsità: il direttore scientifico del Kyoto Club fa un punto sul tema dell’energia nucleare nella campagna elettorale italiana. Che dovrebbe dare altre risposte: dove costruire le centrali, dove mettere le scorie. E invece utilizza la discussione per rimandare il dibattito sul passaggio alle rinnovabili.
Sul nucleare osserviamo posizioni spericolate, provocazioni e falsità: non è indulgente il commento di Gianni Silvestrini, una delle voci più autorevoli dell’ambientalismo italiano, un passato da ricercatore e da direttore generale al ministero dell’Ambiente, oggi direttore scientifico del Kyoto Club, di QualEnergia, presidente onorario del Coordinamento FREE (Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica) e di Exalto. Perché, anche nel caso in cui si volesse tornare a parlare di energia nucleare – come il ministro Cingolani, che pochi giorni fa ha dipinto le centrali “di ultima generazione” come l’unica alternativa per dire addio alle fonti fossili – sebbene Silvestrini sia apertamente contrario, la politica dovrebbe discutere su altri temi.