Giunto a conclusione il dialogo con le Regioni
Nell'ambito del progetto Lower Embodied Carbon Emission, Kyoto Club ha concluso la campagna di comunicazione rivolta alle Regioni
Con lo scopo di informare e sensibilizzare sul tema delle emissioni di carbonio incorporate del settore edile italiano (Embodied carbon emissions in the Italian building sectors) e fare in modo di poter raggiungere l’obbiettivo di ridurne le emissioni, Kyoto Club ha concluso la campagna di comunicazione rivolta alle Regioni.
Destinatarie della campagna di Kyoto Club sono state delle Commissioni di Consigli regionali competenti in materia, nello specifico: la III Commissione della Regione Val D’Aosta, la IV Commissione della Regione Friuli-Venezia Giulia, la II Commissione della Regione Molise, la II Commissione della Regione Abruzzo, la III Commissione della Provincia autonoma di Trento e la II Commissione della Provincia autonoma di Bolzano.
Secondo i dati pubblicati dalla Commissione Europea, gli edifici sono la principale fonte di consumo energetico nella UE, pari al 40% di tutta l’energia consumata. I tre quarti di questa energia provengono dall’uso diretto di combustibili fossili, causando il 36% delle emissioni di gas serra dell’intero comparto. Una parte significativa – tra il 10 e il 20%, secondo le stime che hanno affrontato il tema – dell’impronta di carbonio totale degli edifici dell’UE è dovuta alle emissioni incorporate.
Queste emissioni avvengono non solo quando un edificio è in funzione ma in ogni fase del suo ciclo di vita, dalla produzione alla demolizione, ridurre le emissioni di carbonio dell’intero ciclo è essenziale per raggiungere gli obiettivi climatici europei.
Tra le proposte di Kyoto Club per la riduzione delle emissioni di carbonio incorporate ci sono: l’eliminazione dei sussidi diretti alle fonti fossili, l’eliminazione progressiva dell’Iva agevolata sul gas, il varo da parte del governo di un piano di sostegno alle aziende del settore per la conversione verso impianti di riscaldamento a emissioni zero, la revisione della legislazione sulla progettazione ecocompatibile e sull’etichettatura energetica sulle caldaie per il riscaldamento, divieto di installazione di impianti di riscaldamento a combustibili fossili nei nuovi edifici dal 2025, nella ristrutturazione degli edifici sostituire gradualmente le caldaie per il riscaldamento a combustibili fossili attraverso il regolamento sulla progettazione ecocompatibile e una revisione dell’etichetta energetica per le caldaie per il riscaldamento, sostegno al ruolo che possono svolgere le misure di digitalizzazione e la fiscalità sui consumi di combustibili per il riscaldamento, l’approvazione di una nuova Strategia Energetica Nazionale basata al 100% sulle fonti energetiche rinnovabili.
Le Regioni grazie alle loro competenze in materia di edilizia possono varare norme autonome che possono favorire, da un lato, la riduzione delle emissioni di carbonio incorporate sul territorio regionale e, dall’altro, sostenere la crescita innovativa del comparto edile locale.