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Position paper: proposta sul recepimento e sull’attuazione della revisione della direttiva EPBD

Problema: il settore edilizio gioca un ruolo cruciale nell’affrontare l’emergenza climatica. Gli edifici sono, in tutta Europa, la principale fonte di consumo energetico, pari al 40% di tutta l’energia consumata. I tre quarti di questa energia, infatti, provengono dall’uso diretto di combustibili fossili, causando il 36% delle emissioni di gas serra dell’intero comparto.

25 ottobre 2023

Il settore edilizio gioca un ruolo cruciale nell’affrontare l’emergenza climatica. Gli edifici sono, in tutta Europa, la principale fonte di consumo energetico, pari al 40% di tutta l’energia consumata. I tre quarti di questa energia, infatti, provengono dall’uso diretto di combustibili fossili, causando il 36% delle emissioni di gas serra dell’intero comparto.

Alcune di queste emissioni vengono dalle attività degli edifici. Le emissioni derivanti dagli edifici si dividono in due categorie: ci sono le cosiddette emissioni operative, che hanno a che fare con l’energia utilizzata per riscaldare, raffreddare e illuminare; ci sono poi le cosiddette emissioni “embodied” o incorporate, cioè quelle legate ai materiali e ai processi di costruzione durante l’intero ciclo di vita dell’edificio.

Per raggiungere i target dell’Unione Europea in materia di cambiamenti climatici previsti dal Green Deal, è necessario rafforzare le misure, europee e nazionali, che affrontino l’impatto del Whole Life Carbon (WLC), sia operativo che incorporato, degli edifici.

I negoziati in corso sulla revisione della direttiva sulla prestazione energetica degli edifici (EPBD, Energy Performance of Buildings Directive), che dovrebbero concludersi entro il 2023, rappresentano un’opportunità unica per ampliare il discorso sulla decarbonizzazione degli edifici. È auspicabile che il nuovo provvedimento abbia tra i suoi principali obiettivi: stabilire un quadro legislativo attuabile ed efficace a livello europeo, accelerare l’aumento del tasso di ristrutturazione profonda e di decarbonizzazione del riscaldamento e raffreddamento e affrontare il tema della riduzione delle emissioni di carbonio incorporate attraverso l’introduzione dell’approccio Whole Life Carbon.

Questo è quello che auspicano le due associazioni Kyoto Club e Legambiente nell’ultimo position paper “Proposta sul recepimento e sull’attuazione della revisione della direttiva EPBD” redatto nell’ambito del progetto Emissioni di carbonio incorporate nel settore delle costruzioni, che mira a informare e sensibilizzare sul tema delle emissioni di carbonio incorporate del settore edile italiano.

Tra le principali proposte di Kyoto Club e Legambiente: il sostegno, da parte del Governo italiano, di una nuova proposta più ambiziosa di revisione della direttiva “Case verdi” durante le prossime consultazioni e il varo di una normativa nazionale per la riduzione delle emissioni di carbonio incorporate; l’introduzione, all’interno della direttiva, di una metodologia che tenga conto dell’intero ciclo di vita degli edifici e di uno strumento per rendicontare le emissioni a livello comunitario, l’istituzione di percorsi formativi per professionisti, cantieri a rifiuti zero entro il 2040 e il raggiungimento di un settore edilizio a emissioni zero entro il 2050.

Position paper: proposta sul recepimento e sull’attuazione della revisione della direttiva EPBD




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