Giornata Mondiale dell’acqua, Kyoto Club e Gruppo CAP: questa risorsa è un elemento essenziale per la vita e per l’economia mondiale. Occorre occuparsi dell’acqua con una visione circolare

Secondo Matteo Colle, Direttore relazioni esterne e sostenibilità di Gruppo CAP, l’attuale crisi climatica impone una ridefinizione delle priorità delle agende strategiche, in particolare per l’acqua, una risorsa scarsa, ma elemento essenziale per la vita e per l’economia mondiale.

22 marzo 2024

Oggi la crisi climatica in atto impone una ridefinizione delle priorità delle agende strategiche di tutti i settori. E questo è tanto più vero per l’acqua che è una risorsa scarsa e che rappresenta l’elemento essenziale per la vita e l’economia mondiale. Nel mondo e in Italia stiamo già fronteggiando gli effetti di periodi   prolungati di siccità con conseguente riduzione delle riserve di acqua potabile a uso umano e irriguo. E allo stesso tempo stiamo facendo i conti con le conseguenze, a volte devastanti, di nubifragi dagli effetti alluvionali – dichiara Matteo Colle Direttore relazioni esterne e sostenibilità di Gruppo CAP, a nome di Kyoto Club.

È chiaro che occuparsi oggi di acqua, non significa semplicemente gestire un servizio efficiente di acquedotto e depurazione. Anche se non è cosa da poco, non basta più, perché le sfide della contemporaneità ci pongono di fronte a una complessità mai vista prima, che va gestita con un approccio rinnovato. Per questo occorre passare da una concezione lineare – produco, uso, scarto – a una circolare delle risorse, anche di quella idrica. Anche l’acqua utilizzata, infatti, può essere recuperata per produrre nuova materia: dal riuso dell’acqua depurata in agricoltura alla produzione di biometano a partire dai fanghi di depurazione.

Occorrono impianti in grado di rendere effettiva questa circolarità e allo stesso tempo occorre investire in opere di mitigazione: vasche di recupero delle acque piovane indispensabili per consentire una resilenza del sistema in caso di siccità, opere di drenaggio urbano che siano capaci di mitigare gli effetti dell’impermeabilizzazione del nostro territorio. In questa prospettiva un ruolo fondamentale ce l’avranno la tecnologia e Intelligenza Artificiale che sono strumenti indispensabile per rendere possibile una reale transizione “blu” in cui l’acqua ritorni ad essere percepito e considerato quale asset strategico e irrinunciabile per il futuro del Pianeta – ha concluso Matteo Colle.

Comunicato (pdf)


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