Coordinamento FREE: “In atto una brusca frenata sulle rinnovabili”

La posizione del Coordinamento FREE sulle politiche del governo italiano in materia di energie pulite e decarbonizzazione.

11 giugno 2024

“Già oggi siamo fuori rotta rispetto alle previsioni del PNIEC, che peraltro continua a non tenere in conto gli obiettivi del REPowerEU – sostiene il presidente del Coordinamento FREE, Attilio Piattelli, – L’anno scorso è stata installata nuova potenza rinnovabile per soli 5,8 GW a fronte di una necessità di almeno 10 – 12 GW/a, ma ora con il Decreto Agricoltura di qualche settimana fa e l’accordo di venerdì scorso tra MASE e Regioni sul decreto aree idonee, invece di avere un’accelerazione, assisteremo ad una brusca frenata delle rinnovabili”

“Nel 2022 l’impennata dei costi energetici è costata, a cittadini e impese, più di 100 miliardi di euro e le dichiarazioni di quel periodo erano tutte improntate alla necessità di diversificazione degli approvvigionamenti di gas ma, soprattutto, alla necessità di aumentare l’indipendenza dall’estero, con la realizzazioni di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. – afferma il presidente del Coordinamento FREE, Attilio Piattelli, in una nota – Questa esigenza è stata tradotta all’istante dall’Europa con il provvedimento REPoweEU che prevedeva la diversificazione degli approvvigionamenti e l’incremento degli obiettivi per le rinnovabili al 2030. Su questa scia, il ministro Pichetto Fratin, al recente vertice G7 su energia e clima che si è svolto a Torino, ha fatto dichiarazioni sulla volontà da parte dell’Italia di triplicare entro il 2030 le installazioni delle rinnovabili. Ciò significa, se la matematica non è un’opinione, realizzare circa 140 GW di nuovi impianti in 7 anni, 20 GW all’anno”.

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